Il pozzo delle meraviglie
Una maghetta intenta a curare il suo orto, un eroe improbabile e un pozzo che realizza i desideri, a cui è meglio stare attenti, sono gli ingredienti di una favola sui generis.

Al limitare di un bosco incantato, non lontano dai mercati generali delle fate, c’è una casetta dove vive Drulla, una maghetta, bella rotondetta e tanto golosetta, che divora giorno e notte torte, marmellate, caramelle, dolci di ogni tipo, pizze, torte rustiche e altro ancora. Drulla ha un orto con zucche enormi e dolcissime. Qualcuno dice più grandi della carrozza di Cenerentola …. e anche più utili, aggiunge sempre lei.

Ma la vera specialità di Drulla è aiutare gli altri a realizzare i propri desideri grazie a un pozzo in mezzo al suo orto e un bastone birbante dono di sua nonna.

E mentre Drulla è intenta a prendersi cura del suo orto insidiato dai corvi, in un altro luogo e in un altro tempo, dove non esiste magia e situato oltre le lande della realtà, il mare della logica infranta e il deserto dei limiti cancellati, un giovane eroe, Rapiz, si appresta a chiedere aiuto alla maghetta per poter finalmente prendere il posto che gli spetta.

Da un vecchio floppy disk, trovato in un luogo misterioso chiamato biblioteca, ricava le parole per presentarsi al cospetto di Drulla. Recita quindi ad alta voce: “Drulla. Oh Drulla! Tu che puoi aiutarmi nel mio intento, portami da te e fammi contento!”.

Dopo un paio d’ore di invocazioni, il bastone birbante apre finalmente il portale.

“Eccone un altro!” Esclama Drulla quando lo vede.

“Drulla, oh Drulla, meravigliosa maga”.

“Sì, sì. Lo so come mi chiamo. Tu invece chi saresti?”

“Rapiz, astro nascente del metaverso e oltre.” E si ferma per qualche istante.

Poi osserva la sua interlocutrice e continua. “Drulla, oh Drulla…. Ma che capelli crespi che hai.”

“È per non impigliarmi nei rovi dell’orto.”

“Drulla, oh Drulla… Ma che veste larga che hai.”

“È per spanzare meglio a tavola.”

“Drulla, oh Drulla… Ma che strano bastone che hai.”

“È per liberarmi meglio dei seccatori.”

“Drulla, oh Drulla…”

“Guarda che non siamo da Cappuccetto Rosso, se cerchi lei devi attraversare il bosco.”

“Meglio di no...” rispose Rapiz dopo un po’.

“Cercavo proprio te, grande maga! Si dice che tu sia in grado di esaudire tutti i desideri e che in tanti sono venuti qui da te.”

“In tanti sono venuti da me e tutti hanno trovato ciò che meritavano, in linea con la propria indole.”

“Aiuta anche me, ti prego.”

“Ma certo. Andiamo al pozzo delle meraviglie. Quando siamo lì chiedi ciò che desideri. Ma, mi raccomando, scegli bene.”

Arrivati Rapiz urla a gran voce “Voglio essere il più grande influencer del mondo. Stare in alto sulle classifiche ed essere temuto da tutti quelli che mi stanno intorno!”

“Devo dire che sei proprio uno di sani principi.”

“Drulla, perché non succede niente?”

“Perché non solo devi volerlo, ma devi anche dimostrare di meritarlo. Il pozzo è chiuso e vuole che superi tre prove. Ogni prova ne farà aprire una parte. Quando sarà aperto io esclamerò il tuo stesso desiderio ed esso si realizzerà.”

“Quali sono le tre prove? Sono pronto!” urla ancora Rapiz.

“Per la prima prova torna nel tuo mondo e fai una cosa di speciale per te. Mi raccomando scegli bene cosa fare e come farla. Il mio bastone ti aiuterà con un po’ di magia.”

Rapiz torna nel suo mondo e organizza un grande evento speciale in metaverso – visione con la storia della sua vita. Con l’aiuto del bastone per un giorno intero c’è solo lui su tutti i canali.

Terminata la prova torna indietro da Drulla.

“Hai fatto quanto ti ho chiesto? Hai fatto qualcosa di speciale per te?”

“Sì, Drulla. Speciale per me.”

“Bene, Rapiz.”

E si apre una parte dell’imbocco del pozzo.

“Per la seconda prova torna nel tuo mondo e fai qualcosa di speciale per le altre persone. Mi raccomando scegli bene cosa fare e come farla. Il mio bastone ti aiuterà con un po’ di magia.”

Rapiz torna nel suo mondo e vede che i suoi avversari hanno organizzato, a loro volta, un evento speciale ancora più grande del suo. Lui non può tollerarlo. Con l’aiuto del bastone li fa ammalare tutti di morbillo e di nuovo per un giorno intero c’è solo lui su tutti i canali, a modo suo per il bene di tutti.

Terminata la prova torna indietro da Drulla.

“Hai fatto quanto ti ho chiesto? Hai fatto qualcosa di speciale per le altre persone?”

“Sì, Drulla. Una cosa molto speciale.”

“Bene, Rapiz.”

E si apre un’altra parte dell’imbocco del pozzo.

“Per la terza e ultima prova torna nel tuo mondo e fai qualcosa di speciale per ogni creatura mortale. Mi raccomando scegli bene cosa fare e come farla. Il mio bastone ti aiuterà con un po’ di magia.”

Rapiz torna nel suo mondo e desidera che ogni creatura mai esistita partecipi a un nuovo evento speciale per sensibilizzare, a modo suo, tutti al rispetto del pianeta. Con l’aiuto del bastone ci sono maxi schermi ovunque. L’incantesimo però fa riempire il mondo anche delle anime di tutte le creature che ci sono state e ci saranno. Per un giorno intero, tutto il mondo piomba nel caos ma Rapiz è sempre su tutti i canali.

Terminata la prova torna indietro da Drulla.

“Hai fatto quanto ti ho chiesto? Hai fatto qualcosa di speciale per ogni creatura mortale?”

“Sì, Drulla. Per ogni creatura mortale.”

“Bene, Rapiz.”

E si apre tutto l’imbocco del pozzo.

“Ora Rapiz, ripeterò il tuo desiderio. Rapiz vuole essere al centro dell’attenzione, stare in alto ed essere temuto da tutti quelli che gli stanno intorno. Giusto?”.

“Sì, Drulla. Essere al centro.”

“Bene. Ora Rapiz entra.”

Rapiz si cala impaziente nel pozzo.

“Drulla, che strana sensazione che provo. Quali meraviglie mi aspettano? Mi sento già diverso!”

“Bene Rapiz. Ci speravo proprio.” Risponde Drulla.

Dette queste parole Rapiz chiude gli occhi e quando li riapre si ritrova a essere appeso come spaventapasseri nel centro dell’orto di Drulla.

“Ma che è successo? Perché sono qui?”

“Perché volevi essere in alto ed essere temuto da tutti gli altri. Essere al centro dell’attenzione, l’hai detto tu.”

Rapiz comincia a piangere disperato.

“Su, su. Ti avevo avvertito di stare attento a quello che desideravi e a come ottenerlo. Ora per favore scaccia meglio i corvi altrimenti mi rovinano le zucche per le torte.”

Rapiz scaccia i corvi dalle zucche.

“Bravo: ti chiamerò Zucchiberghi!”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *